Sorrisi a metà, nello spogliatoio del Messina, dopo il pareggio di Viterbo contro il Monterosi. Nessuno lo dirà apertamente, è naturale, ma in molti erano convinti di fare bottino pieno nella Tuscia, soprattutto alla luce del rendimento esterno del Messina nelle ultime gare. Fossero arrivati i tre punti potremmo parlare di tutt’altro campionato ma è anche vero che, dopo un brutto approccio alla gara, gli uomini di Raciti sono riusciti a rimettere in piedi una gara che aveva preso una pessima piega. Per guardare al bicchiere mezzo pieno, il Messina è passato indenne dal campo di una diretta concorrente, rosicchiando un punticino alla Gelbison sest’ultima, sconfitta in casa dal Pescara. E’ importante ripartire da questo perchè, tra meno di 48h, in riva allo Stretto approderà proprio la squadra abruzzese.

Il delfino, dopo l’esonero di Colombo e il ritorno di Zeman, è reduce da un pareggio ed una vittoria esterna, con le quali ha mostrato una maggiore vivacità rispetto alle ultime gare della precedente gestione. Pessimo cliente per i giallorossi, che si troveranno di fronte la terza forza del campionato guidata da un ex mai dimenticato sullo Stretto. Il boemo rimase a Messina per una sola stagione, la serie B 1988/89, ma i tifosi che ebbero la fortuna di vivere quell’annata assistettero al divertimento più puro: i peloritani giunsero all’ottavo posto, con il miglior attacco del campionato che incoronò Totò Schillaci come re dei cannonieri della cadetteria.

Tanta storia e grandi incroci, pertanto, in questa gara che profuma di rimpatriata tra cari amici. Messina e Pescara, infatti, un tempo furono legate da un forte gemellaggio trasformatosi, dal 2016, in un legame di grande rispetto. Per fortuna, nonostante la sproporzione in classifica, i precedenti sono fortemente in favore dei peloritani. Sullo Stretto, infatti, gli abruzzesi non sono mai riusciti a vincere, racimolando solamente quattro pareggi in nove gare totali. Le sfide, cronologicamente divisibili in tre tranche, cominciarono nella stagione di serie C 1968/69, quando il Messina s’impose per 2-0, in virtù della rete di Veneri e l’autorete di Cantarelli. Le due squadre s’incontreranno consecutivamente per altre tre volte, nelle quali i giallorossi riusciranno sempre a mandare al tappeto i biancazzurri.

La seconda tranche di sfide, invece, si colloca a cavallo tra gli anni ’80 e ‘90. Stavolta, però, il palcoscenico è la più prestigiosa serie B: saranno quattro i match, tutti finiti in parità, tranne la gara della stagione 1990/91. In quel caso fu nuovamente il Messina ad imporsi, grazie alla rete di Bonomi, il quale firmò un risicato ma fondamentale 1-0. L’anno precedente, dopo aver pareggiato 1-1 in campionato, i giallorossi avevano salvato la serie B all’ultimo respiro, vincendo 1-0 lo spareggio con il Monza proprio sul neutro dell’Adriatico di Pescara.

L’ultima parte della storia tra Messina e delfini risale alla trionfale stagione 2003/04, ovvero quella del ritorno in serie A dei peloritani. Il 2 novembre del 2003 siciliani e biancazzurri impattarono sul risultato di 2-2, a seguito delle marcature dell’ex Calaiò, di Zaniolo e Di Napoli per il Messina, e della marcatura finale di Giampaolo. Da quel momento, le strade delle due società si divisero, fino a ritornare sovrapposte in questo campionato.

PESCARA – LA SCHEDA

ANNO DI FONDAZIONE: 1936 (rifondata nel 2009)
MIGLIOR RISULTATO: 14° in Serie A (1979/80 e 1987/88)
CLASSIFICA ATTUALE: 3° posto con 52 punti
CAPOCANNONIERE: Lescano (12 reti)

Sezione: Amarcord / Data: Mar 14 marzo 2023 alle 15:00
Autore: Marco Boncoddo / Twitter: @menelpallone
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