Il rocambolesco pareggio casalingo con il Picerno, raggiunto dopo essere andati in svantaggio per 0-2, è stata l’ennesima iniezione di fiducia per un Messina che, nonostante evidenti lacune, dimostra di avere carattere, volontà ed abnegazione alla causa. Mister Modica, soprattutto nell’ultima parte di stagione, ha plasmato un collettivo tosto, capace di dare filo da torcere a chiunque. E’ bene ricordare che, oltre ad essere la seconda forza del campionato, il Picerno non perde in trasferta dall’otto ottobre dell’anno scorso, quando cadde allo Scida di Crotone. Un pareggio, quello di domenica scorsa, che profuma d’impresa, soprattutto per il recupero concluso dall’eurogol di Zunno.

Grazie alla sconfitta della Turris contro la Juve Stabia, nel posticipo del lunedì, i giallorossi possono adesso contare su otto punti di vantaggio sulla quintultima piazza e, sogni a parte, si preparano ad affrontare serenamente il finale di stagione. Sabato prossimo, i biancoscudati sono attesi dal Brindisi, fanalino di coda della classifica. I messapici, senza successi da undici gare, hanno vinto una sola partita tra le mura amiche, il 21 settembre dell’anno passato contro il Monterosi. A distanza di un mese da quel trionfo, però, riuscirono a violare il Franco Scoglio, battendo il Messina per 0-1 grazie alla rete di Ganz.

Un precedente che brucia ancora e che i peloritani sperano di vendicare nella prossima gara di campionato. Le due compagini, che si sono spesso affrontate tra la fine degli anni ’60 e la prima metà del decennio ’80, non si incontrano da quasi quarant’anni: l’ultima sfida, infatti, alla trionfale stagione 1985/86, terminata con la promozione in B del Messina. L’inizio della serie, comunque, affonda le proprie radici nell’epoca prebellica quando, nella serie C 1938/39, l’Associazione Calcio Messina violò il Fanuzzi per 0-1, grazie ad un’autorete di Berro. Dopo un pareggio l’anno successivo, fu la neonata Acr Messina a tornare dalla Puglia con un’altra vittoria: nella terza serie 1948/49, infatti, i giallorossi si imposero per 1-3 con le marcature di Manzelli, Bertolin e Marchetto. Ma alla serie C 1949/50, conclusa con la promozione in cadetteria dei biancoscudati, risale la più larga vittoria, nonché ultima, per il Messina a Brindisi. I giallorossi, infatti, s’imposero per 2-6, triturando gli adriatici con la tripletta di Marchetto, la doppietta Bassi e la rete di Fabbri, inframezzate dalla doppietta casalinga di Sartorelli.

Dopo quella roboante vittoria, i giallorossi non riuscirono più a centrare il bottino grosso, facendo registrare sei sconfitte e quattro pareggi. Anche l’ultimo precedente, nonostante la grandissima stagione dei peloritani, fu una sconfitta: alla nona giornata del campionato di serie C/1 1985-86, il Messina rimediò un bruciante 2-0 al Fanuzzi, firmato dai brindisini Silvestri e Tavarilli. Al termine del campionato gli uomini di Franco Scoglio conquisteranno il primo posto, agguantando la tanto agognata promozione in serie B. L’ultima rete messinese a Brindisi, invece, risale all’1-1 della stagione 1981/82: nell’allora serie C/2, fu Marescalco a trasformare un calcio di rigore, mandando in vantaggio gli ospiti, raggiunti poi da un altro rigore calciato da Izzo.

In definitiva sono tredici le gare giocate dal Messina al Fanuzzi di Brindisi: i precedenti pendono dalla parte dei pugliesi, vittoriosi in sei occasioni contro le tre dei peloritani, con quattro pareggi a completare la statistica.

BRINDISI – LA SCHEDA

ANNO DI FONDAZIONE: 1912 (rifondato nel 1931, 1990, 2004, 2011 e 2015)

MIGLIOR RISULTATO: 7° posto in serie B (1972/73).

POSIZIONE ATTUALE IN CLASSIFICA: 20° posto con 17 punti

CAPOCANNONIERE: Bunino (5 reti)

Sezione: Amarcord / Data: Gio 29 febbraio 2024 alle 11:00
Autore: Marco Boncoddo / Twitter: @menelpallone
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