Dopo quasi sette mesi di stop, dovuto alle ormai famigerate norme Covid-19, il campionato di serie D è pronto a ripartire. Come sappiamo la città di Messina sarà rappresentata da ben due realtà: l’Associazioni Calcio Riunite Messina della famiglia Sciotto e il Football Club Messina di Rocco Arena. Neanche i lunghi mesi senza pallone, infatti, hanno permesso alle società giallorosse di trovare un accordo per una fusione, tanto agognata dalla tifoseria peloritana.
Il patron Sciotto, al quarto anno consecutivo di serie D, ha deciso di aprire le porte della sua squadra a due imprenditori salernitani, intenzionati a investire nella compagine biancoscudata. Arena, invece, ha continuato per la sua strada, attirando commercianti locali e inserendo nello staff personalità di spicco come Marco Rizzieri, nuovo direttore generale dal curriculum di livello. Come sempre, a uscire con le ossa rotte dalla situazione è la città di Messina, alle prese con un’incredibile dispersione nonostante un tessuto socio-economico povero di risorse e capitali. Gli addetti ai lavori, infatti, indicano le due squadre peloritane come sicure protagoniste del campionato, insieme all’Acireale di mister Pagana ed al Licata del bomber messinese Cannavò. Va da sè che, con un’unica realtà, la città dello Stretto avrebbe potuto schierare una corazzata capace di ammazzare il campionato già a Natale.
Ma tant’è, le cose semplici o “normali” non piacciono a queste latitudini e, se vero che “chista è a zita”, il semplice supporter messinese si trova più confuso che persuaso, in balia a sentimenti contrastanti. La tifoseria organizzata, è cosa nota, ha scelto (in larga parte) di sostenere l’Acr degli Sciotto, mentre una buona fetta di appassionati, delusi dai palesi limiti della famiglia di Gualtieri Sicaminò, hanno preferito seguire le sorti del Football Club. La maggior parte degli ex innamorati, comunque, rimarrà a casa (anche per la presenza del Covid-19) a guardare Sky, con buona pace di coloro che ricordano il Franco Scoglio gremito ai tempi della massima serie A.
Lo scorso sabato, grazie all’ormai classica diretta streaming, la Lnd ha diramato i calendari di tutti i gironi della serie D, ufficializzando la prima stagione post-Covid. L’Acr Messina di mister Novelli esordirà sul campo della Cittanovese, compagine che punta a una salvezza priva di patemi d’animo. I precedenti, contro la squadra calabrese, non sono molti e, inoltre, sono stati disputati da due società diverse, entrambe rappresentanti la “patria dello stocco”. La cittadina del reggino, infatti, ha vissuto alcuni campionati in serie D con il Cittanova Interpiana, squadra nata dal titolo della vecchia Rosarnese. In quel lasso di tempo (campionati 2010/11 e 2011/12) il Messina si recò nell'impianto della cittadina dello stocco, rimediando una vittoria e un pareggio. Nel primo caso, infatti, i peloritani si presero l'intera posta in palio, capitalizzando una rete del reggino (guarda caso) Morabito. L'anno successivo, invece, impattarono sullo 0-0. Dopo diverse “peripezie” finanziarie, la squadra della Piana ha dichiarato fallimento, lasciando alla Cittanovese l'onore e l'onere di rappresentare il centro reggino. L'attuale formazione, che nel frattempo ha adottato il giallorosso, ha ottenuto, nell’agosto del 2017, il ripescaggio in serie D, a parziale riempimento dei posti vacanti.
Sono solamente tre i precedenti “reali”, disputati, cioè, tra le squadre che domenica prossima si daranno battaglia al Morreale Proto. Nel campionato 2017/18, il neonato Messina di Pietro Sciotto dovette arrendersi alla compagine di Francesco D’Agostino, abile a capitalizzare la rete di Lavilla, match-winner dell’incontro. Nella stagione 2018/19, invece, i giallorossi sfiorarono la vittoria, rimediando un pirotecnico 2-2. Al vantaggio firmato da Genevier, infatti, rispose immediatamente Crucitti. Il nuovo vantaggio dei peloritani, firmato da Biccio Arcidiacono, venne poi annullato da Abayian, autore del definitivo pari. Nella passata stagione, infine, i siciliani hanno dovuto rendere le armi ai padroni di casa, vittoriosi per 2-1 grazie alle reti di Garcia e Silenzi, intervallate dalla marcatura peloritana dell’ex Crucitti. Contando anche i precedenti dell’Interpiana, pertanto, la Cittanovese si trova in vantaggio con due vittorie a una, con due pareggi a completare la statistica.
Esordio casalingo, invece, per il Football Club Messina che, sul manto erboso dello Scoglio, dovrà ricevere il San Luca, matricola rappresentante l’omonimo centro della provincia di Reggio Calabria. Naturalmente, tra le due compagini non esistono precedenti ma, per mera curiosità statistica, possiamo dare una rapida occhiata alle prime giornate di campionato della società peloritana. Per completezza di informazione, è bene sottolineare che la nostra testata ha deciso di considerare, tra i precedenti del Football Club Messina, anche le partite del Città di Messina, della quale è la naturale continuazione.
Nei dieci campionati ai quali ha preso parte, pertanto, il Football Club Messina ha vinto solamente in tre occasioni: nell’Eccellenza 2011/12 (3-1 casalingo al Comiso), nella Promozione 2016/17 (1-0 al Messina Sud) e nell’Eccellenza 2017/18 (0-2 corsaro sul campo del Real Aci). A completare il borsino quattro pareggi e tre sconfitte. La squadra di mister Gabriele, per storia e dna, incontra qualche difficoltà nell’impatto con la nuova stagione, evidenziate anche nel passato torneo. Alla prima apparizione con la nuova denominazione, infatti, gli uomini di Arena hanno gettato alle ortiche un’ottima prestazione, facendosi raggiungere dal Licata sull’1-1, dopo il vantaggio iniziale di Carbonaro.
Una nuova stagione con una “stracittadina”, pertanto, ha inizio…la speranza, naturalmente, è sempre quella: parlare, al più presto, di categorie più consone alla storia calcistica della nostra città. Il viatico, purtroppo, non promette nulla di buono. La caratura delle formazioni giallorosse, innegabilmente, sembra superiore alle scorse stagioni ma Messina non ha più voglia di continue ripicche da quartiere che ostacolino una serie nascita. Speriamo ardentemente, infatti, di non assistere più all’inizio di un torneo con due realtà cittadine che si contendono il ruolo di guida calcistica peloritana.
Autore: Marco Boncoddo / Twitter: @menelpallone
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