La brillante vittoria di Potenza, giunta al termine di un’altalena di emozioni, ha finalmente proiettato il Messina fuori dalla zona retrocessione. I tre punti in Lucania, infatti, hanno permesso agli uomini di Raciti di scavalcare Turris e Gelbison, tornando a riveder le stelle. Una cavalcata incredibile, iniziata immediatamente dopo l’Epifania, quasi a sottolineare la terminologia latina del termine, ovvero “manifestazione (della divinità)”. E come un’apparizione celeste, Raciti ha guidato i suoi uomini fuori da una condizione di classifica terrificante, realizzando, già adesso, un vero e proprio miracolo. A prescindere da come finirà la stagione, infatti, trovarsi fuori dalla zona calda a cinque giornate dal termine, dopo essere stati ultimi a -12 dal sestultimo posto, rappresenta un’opera degna della canonizzazione.

E mentre i tifosi, esaltati, cominciano a ragionare sulla distanza tra i giallorossi e l’ultima piazza disponibile per i play-off, l’allenatore etneo prepara la prossima, delicatissima, sfida. Sabato, infatti, i biancoscudati dovranno rendere visita alla Turris, diretta concorrente per la salvezza. I campani si trovano, dopo un rendimento altalenante, a -2 dal Messina, in piena bagarre per evitare gli spareggi di fine anno. La storia giallorossa, purtroppo, agita i sonni dell’ambiente: i precedenti dei peloritani, in casa della Turris, sono estremamente negativi. Nelle tredici gare giocati al Liguori, infatti, le società che hanno rappresentato il capoluogo peloritano hanno vinto una sola volta, contro le sette campane. A completare la statistica anche cinque pareggi, di cui due a reti bianche.

La storia tra Messina e Turris inizia nella stagione di serie C 1946-47: nel mastodontico torneo post-bellico, le due squadre si incrociarono nel girone finale interregionale. I campani, che sfiorarono la promozione in B, s'imposero per 2-0, grazie alle reti di Tricoli e Carrubbi. La musica non cambiò nei quattro precedenti giocati negli anni '70: il Messina, infatti, venne sconfitto per quattro volte su quattro, nei quali rimediò anche uno scottante 3-0 (serie C 1976/77) che, però, non rappresenta il passivo più pesante.

Per trovare un risultato positivo bisogna giungere alla stagione di serie C/2 1981/82, quando i giallorossi riuscirono a strappare un sofferto 0-0. Anche nella stagione successiva, al termine della quale i biancoscudati di Ballarò conquistarono la promozione in terza serie, i peloritani riuscirono a tornare imbattuti dal Liguori: l'1-1 finale, firmato da Orlando e Colaprete, rappresentò un punto fondamentale per il successo del campionato.

Dopo quasi un ventennio di assenza, Turris e Messina si ritrovarono nella serie C/2 1998/99. A rappresentare il centro peloritano, naturalmente, c'era l'FC Messina del compianto Cav. Aliotta, lanciato verso l'empireo del calcio italiano. Anche in quel caso, però, i padroni di casa riuscirono a fermare la corsa dei biancoscudati, che non andarono oltre lo 0-0. Nella semifinale playoff, poi, le due squadre fecero registrare un nuovo pareggio, stavolta per 1-1: i marcatori furono De Carolis e Giovanni Rossi. Gli uomini di Stefano Cuoghi, conquistata la finale, dovettero però inchinarsi al Benevento, che s'impose al Via del Mare di Lecce. Il precedente dell’anno successivo, però, regalò al Messina l’unica vittoria della serie: fu Enrico Buonocore, con una rete siglata al 55’, a regalare i tre punti ai peloritani.

Quel che successe dopo, naturalmente, è storia nota: il Messina dei Franza riuscì a frantumare record su record, arrivando addirittura a raggiungere il settimo posto in serie A. Dopo il nuovo, tragico, fallimento, un nuovo (e deprimente) Messina incontrò la Turris il 23 gennaio del 2011: in quell'occasione, siciliani e campani impattarono sul risultato di 2-2 (doppietta di Iovene per i padroni di casa, Broso e Cucinotti per gli ospiti).

La penultima sfida, invece, risale alla stagione di serie D 2018/19: anche in quel caso, il Messina dovette arrendersi ai corallini, cedendo l’intera posta in palio in virtù del 2-1 dei padroni di casa (reti di Cunzi e Longo, intervallate dal momentaneo pareggio di Petrilli per i peloritani). Mortificante, infine, l’ultima trasferta in provincia di Napoli. Il 12 dicembre del 2021 i giallorossi di mister Capuano vennero rimandati in Sicilia con un devastante 5-0, firmato dalla tripletta di Santaniello e dalle reti di Giannone e Franco. L’ultimo precedente rappresenta, quindi, il punto più basso della storia peloritana nelle sfide contro la Turris: un’onta da lavare in quello che, sabato prossimo, sarà l’ennesimo match decisivo di questo finale di stagione.

TURRIS – LA SCHEDA

ANNO DI FONDAZIONE: 1944 (Rifondata nel 2003, 2012 e 2014)

MIGLIOR RISULTATO: 3° posto in serie C (1972-73)

POSIZIONE ATTUALE IN CLASSIFICA: 4° posto con 29 punti

CAPOCANNONIERE: Maniero (10 reti)

Sezione: Amarcord / Data: Gio 23 marzo 2023 alle 11:11
Autore: Marco Boncoddo / Twitter: @menelpallone
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